L’A.M.I. di Lamezia Terme piange la scomparsa del mazziniano Nicola Carrino

Ho conosciuto Nicola Carrino, infaticabile attivista dell’A.M.I. di Taranto, circa sei anni fa. All’epoca ero alle prese con la tesi di laurea  magistrale sulla mazziniana salentina Antonietta De Pace. In quell’occasione mi sono avvicinata all’A.M.I., di cui ora faccio parte con orgoglio e onore, spinta da curiosità intellettuale e vicinanza alle idee mazziniane. Nicola, che aveva organizzato alcuni anni prima un convegno sulla De Pace, mi incoraggiò  e mi aiutò concretamente nel reperimento delle fonti, mettendo a disposizione la sua esperienza e la sua conoscenza. Grazie al mio impegno scientifico, ho avuto modo di incontrare una persona speciale, fino a trovare, sia pure a distanza, un amico leale e generoso, animato da un senso della fratellanza non comune. Senza i suoi preziosi suggerimenti non avrei potuto concludere il mio lavoro e a lui ho dedicato una citazione nella pagina introduttiva, cosa che lo rese profondamente felice, tanto da suscitare in lui profonda commozione. Devo al suo interessamento e alla sensibilità della segreteria e della direzione della Nostra Associazione, se la tesi è stata ritenuta meritevole di pubblicazione sul Pensiero Mazziniano (numero 1 di aprile 2012).

Qualche anno più tardi, ci siamo finalmente incontrati di persona all’aeroporto di Lamezia Terme, stava andando in vacanza nella vicina Sicilia con la moglie Angela: insieme a mio marito, Mimmo, anche lui fervente mazziniano, li abbiamo accolti in una visita fugace ed è stata un’emozione indimenticabile. Ancora grazie Nicola, con te se ne va un vero mazziniano e un caro amico, dal cuore grande.

 

Ombretta Deambrogio

Socia A.M.I. di Lamezia Terme (Calabria)

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