
I mazziniani italiani, nel festeggiare il 2 giugno del 2019, si stringono attorno al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, garante della Costituzione e della democrazia.
Quest’anno le celebrazioni della Festa della Repubblica assumono maggior valore poiché cadono nel 170esimo anniversario della Repubblica Romana: il 3 luglio del 1849 dal Campidoglio si levò un patto tra cittadini ed istituzioni che, dopo le elezioni di domenica 26 maggio, merita di essere rinnovato nel più ampio quadro della democrazia europea.
Pertanto i mazziniani invitano le istituzioni europee a tenere conto delle parole di Giuseppe Mazzini: “Sono nella vita dei popoli, come in quella degli individui, momenti solenni, supremi, nei quali si decidono le sorti di un lungo avvenire”.
L’Europa deve aspirare a costituirsi come soggetto politico federale, pena la perdita della sua identità e della sua cultura, ripartendo dall’elaborazione di una Costituzione e tenendo conto delle istanze ambientaliste uscite dalle urne, capaci di mobilitare e interessare alle sorti dell’Unione i giovani cittadini europei.
Auspicano inoltre un allentamento dei vincoli di Maastricht soprattutto per quanto concerne il settore degli investimenti produttivi, vero volano di una ripresa dei consumi a livello continentale.
In nome della libertà d’insegnamento, sancita dalla Costituzione, esprimono solidarietà alla Professoressa Rosa Maria dell’Aria che, rientrata a scuola dopo quindici giorni di sospensione, ha ripreso l’attività didattica con una lezione sull’Europa e i suoi valori.
Auspicano infine che il Parlamento italiano voti gli emendamenti per rinnovare la Convenzione con Radio Radicale. In concomitanza con la Festa della Repubblica sarebbe una nobile testimonianza nei confronti di un’emittente garante del pluralismo democratico e voce della società civile italiana.
Genova, 2 giugno 2019