COMUNICATO

Nel 185esimo anniversario di fondazione della “Giovine Europa”, le mazziniane e i mazziniani italiani celebrano nel patto firmato a Berna la lungimiranza dell’europeismo di Mazzini, cui si ispirano in questa delicatissima congiuntura storica. 

L’incapacità del governo inglese di gestire la Brexit rappresenta l’emblema della mediocrità delle classi dirigenti sovraniste che, pur indicando nell’uscita dall’Europa la panacea di tutti i mali, non possono fare a meno di ricorrere all’Unione per salvare la faccia, come nel caso inglese, o per finanziare, attraverso fondi europei, costose politiche di consenso interno (vedi Ungheria o Polonia). 

Il sovranismo non abbatte i muri, ma li alza. Nessuno dei paesi di Viseegrad è corso in aiuto dell’Italia durante l’emergenza umanitaria nel Mar Mediterraneo, né tollererà deviazioni del nostro governo dalla politica economica comunitaria. Nel frattempo l’Europa, temuta dalle potenze mondiali per i valori di democrazia e tolleranza che incarna, è in balia della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina da un parte, e delle mire egemoniche della Russa dall’altra.

Con questo spirito i mazziniani augurano buon lavoro alla nuova Presidente della Repubblica Slovacca Zuzana Caputova, nella cui elezione hanno colto un segno di speranza per le sfide che attendono l’Europa. 

L’Associazione Mazziniana che, sin dal congresso nazionale del 1986 (intitolato Per l’unità politica dell’Europa: come e quando), denunciò nell’Atto Unico i prodromi della prevalenza delle dinamiche economiche su quelle politiche, oggi difende orgogliosamente le istituzioni europee dai continui attacchi cui sono sottoposte, consapevole che esse possano essere rafforzate solo con la coesione e non con il rigurgito di tentazioninazionalistiche.

Oggi più che mai il futuro dell’Europa sta nella sintesi di Giuseppe Mazzini tra Patria e Umanità, lontanissima da recenti caricature che ne hanno ridotto il pensiero ad una mera formuletta!

La tragica morte di Antonio Megalizzi e di Barto Orent-Niedzielski a Strasburgo ha dimostrato l’esistenza di una generazione che vuole portare avanti la civiltà europea attuando i valori di libertà e progresso che sono proclamati in esordio dall’Atto di fratellanza della Giovine Europa.

Nel 40esimo anniversario della prima elezione diretta del Parlamento europeo i mazziniani, oltre a onorare l’esercizio del diritto-dovere di voto, guardano con fiducia a tutte le forze che vogliano sostenere l’integrazione politica dell’Unione, unico rimedio alle ricette aggressive e prive di contenuti messe in campo dalle forze reazionarie.

In particolare, come nel 1986, l’Associazione Mazziniana, auspica che il prossimo Parlamento europeo assuma un ruolo Costituente per sciogliere, tra gli altri, il nodo del rapporto tra Commissione e Parlamento stesso, rafforzando la legittimità democratica dell’Unione nel suo complesso e delineandone l’evoluzione federale.

Genova,14 aprile 2019