Comunicato

C O M U N I C A T O

L’Associazione Mazziniana Italiana esprime incredulità e forte preoccupazione per la crisi del governo Draghi, figlia di tentazioni populiste e personalistiche che non risolvono i problemi del paese, ma semmai li aumentano, accentuando la dolorosa frattura fra politica e cittadini nel momento più delicato della storia mondiale dal 1945 ad oggi.

A ciò si aggiunge il rischio di andare al voto senza una nuova legge elettorale in grado di porre rimedio alle storture provocate dall’attuale modello, a partire dai listini bloccati. Proprio l’assenza di accordi su regole del gioco comuni dimostra l’inadeguatezza e l’egoismo della nostre classi dirigenti, sempre pronte ad invocare la centralità del Parlamento, ma poi incapaci di discutere serenamente sullo Ius scholae o eleggere un Presidente della Repubblica rappresentativo di tutto il paese, “imponendo” a Sergio Mattarella, cui i mazziniani esprimono solidarietà e gratitudine, di restare al Colle.

Con questo salto nel buio non è in discussione il solo futuro dell’Italia, ma del progetto di democrazia europea, insidiato dal multipolarismo reazionario a trazione russa, cinese e trumpiana. Tale progetto, faticosamente risorto tra le macerie del Covid, grazie al NextGenerationEu e ai risultati della conferenza sul futuro dell’Europa, e che ha preso nuovo vigore grazie alla risposta compatta nei confronti della vile aggressione russa dell’Ucraina, è in forte pericolo.

Con la compostezza democratica e lo spirito critico che li contraddistinguono, i mazziniani hanno sempre ricordato che la risoluzione della crisi politica che attraversa l’Unione passa dalla necessità di affrontare la questione sociale e combattere l’impoverimento. La tanto evocata meritocrazia non ha alcun valore se non si garantiscono eguali condizioni di partenza a tutti i cittadini. Cambiare governo nella fase in cui l’Unione Europea ha cominciato ad agire concretamente sul salario minimo e su politiche sociali comuni, oltre a ipotizzare le riforme dei Trattati, a pochi mesi peraltro dalla scadenza naturale della legislatura, rappresenterebbe per l’Associazione Mazziniana Italiana un grave errore.

Genova, 19 luglio 2022

La Direzione Nazionale A.M.I