Giornata della Memoria

Oggi 27 gennaio 2016, nel 71mo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, i mazziniani si stringono alle comunità ebraiche italiane nel ricordo della tragedia della Shoah, ribadendo la condanna più ferma di ogni manifestazione, vecchia e nuova, dell’antisemitismo.

Il Giorno della Memoria rappresenta una grande opportunità di riflessione di tutta la società perché i veleni del razzismo e dell’intolleranza siano sempre ed in ogni luogo contrastati.

Nel plaudire alle iniziative promosse in campo educativo, i mazziniani sottolineano le responsabilità storiche di cui il nostro Paese deve farsi carico per l’ignominia delle leggi razziali volute dal fascismo e dalla monarchia. Quelle leggi ruppero il patto risorgimentale che aveva riunificato l’Italia con il contributo di tanti ebrei che avevano raccolto il messaggio emancipatore di Giuseppe Mazzini.

La barbarie nazifascista, che – oltre alla “soluzione finale” destinata al popolo ebraico – colpì ogni diversità ritenuta inferiore perseguitando anche Rom, Sinti, omosessuali, disabili e tutte le fasce più deboli, pesa come un macigno nella coscienza dell’Europa.

Fenomeni perniciosi come l’antisionismo, il negazionismo, la xenofobia potranno essere debellati solo in virtù di una più intensa solidarietà politica tra i popoli europei. I mazziniani confermano il loro impegno in questa direzione e si schierano in prima fila perché la presenza ebraica in Europa, che ha resistito ai massacri nazifascisti, continui a poter essere parte integrante della nostra civiltà.

 

Genova, 27 gennaio 2016

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