Il messaggio inviato dal Presidente Nazionale Michele Finelli a Genova in occasione dell’incontro a Staglieno alla Tomba di Mazzini e letto dal Presidente dell’AMI di Genova Agostino Pendola,che ringraziamo.

Messaggio del Presidente Nazionale dell’Associazione Mazziniana Italiana Michele Finelli

Autorità Civili e Militari, 

due anni fa, proprio davanti a questa tomba, tenevo il primo discorso come neo Presidente dell’Associazione Mazziniana Italiana. Oggi, come lo scorso anno, non posso essere con voi se non con questo breve messaggio, affidato all’amico Agostino Pendola. 

All’Associazione Mazziniana Italiana manca Genova, e credo che a Genova manchino i mazziniani. 

Genova è un crocevia di popoli e culture. Genova è il porto, Genova è Creuza de Mar. Genova è Giuseppe Mazzini, in nome del quale si deve fare più forte la nostra battaglia contro il Covid19 e per il rilancio di valori come l’Umanità, la fratellanza tra i popoli ed il senso del Dovere. 

Alla tragedia del Ponte Morandi si è aggiunta quella della pandemia. I familiari delle vittime di quel crollo, così come quelli delle oltre 100.000 vittime per Covid, non potranno mai essere risarciti del loro dolore.

Ma la forza che Genova e la comunità nazionale hanno impiegato nella ricostruzione del ponte, è la stessa che ogni giorno milioni di italiane ed italiani, in silenzio, impiegano nella lotta contro il Virus. 

Quando questa battaglia finirà, milioni di italiani ed europei potranno finalmente percorrere il Ponte San Giorgio, e Genova tornerà ad essere crocevia di genti e civiltà. 

E tutti insieme, tra un anno, rafforzando ulteriormente la collaborazione tra “Casa Mazzini” di Genova  e la Domus Mazziniana di Pisa, potremo onorare Giuseppe Mazzini nel 150esimo anniversario della morte, finalmente liberi e più consapevoli del valore della libertà, per la cui conquista proprio Mazzini, figlio di Genova, si è impegnato tutta la vita. 

Massa-Genova, 17 marzo 2021

Il Presidente Naz.le A.M.I.