Oggi 25 marzo 2017, noi Mazziniani marciamo a Roma, assieme ai federalisti, in occasione del Sessantesimo anniversario della firma dei Trattati istitutivi delle Comunità europee, per chiedere la “Federazione europea subito” attraverso una Costituente eletta direttamente dai popoli europei.
Rinnoviamo l’Atto di fratellanza che Giuseppe Mazzini promosse a Berna il 15 aprile 1834 fondando la Giovine Europa nel nome degli ideali di libertà e di progresso che abbracciano tutta l’Umanità.
Formuliamo un appello a tutti i cittadini europei perché facciano sentire la loro voce ed uniscano le loro forze per trasformare, nel più breve tempo possibile, l’Unione europea in un’Unione politica federale che concretizzi sul piano istituzionale la casa comune europea, quella “comunità di destino” che l’Europa costituisce in virtù della sua storia, della sua cultura e della sua missione nel mondo.
Non c’è più tempo da perdere. Con la moneta unica, e di fronte alle sfide globali del XXI secolo, il processo di integrazione è giunto ad un punto critico per cui è diventato decisivo compiere il passo finale per non disperdere i risultati conseguiti.
Auspichiamo che gli Stati in cui questa consapevolezza stia maturando procedano risolutamente in tale direzione ed aprano un “cantiere costituente”, che resti sempre aperto a tutti i Paesi membri, ma che in ogni caso conduca alla nascita di un soggetto politico federale, in cui sia il popolo europeo a determinare democraticamente il suo futuro.
Un’utopia? Una necessità piuttosto, o meglio l’adempimento del dovere di essere all’altezza della propria storia e di corrispondere alle finalità originarie del progetto europeo. Non stiamo insieme meramente per non cambiare più le valute tra un paese e l’altro oppure per non pagare più, come avverrà da giugno, il roaming telefonico!
Il motore dell’integrazione europea è l’allargamento degli spazi di libertà e di giustizia, di pace e di sicurezza, di civiltà e di progresso che gli Stati nazionali possono garantire solo limitatamente, mentre invece essi devono essere illimitati per sviluppare la fratellanza universale tra i popoli che è la legge morale dell’Umanità.
La Federazione europea serve “qui ed ora” perché il più grande numero dei cittadini europei possa vivere democraticamente, perché siano più ampi e rispettati i diritti civili, perché i lavoratori possano essere sempre più imprenditori di se stessi invertendo la crescente diseguaglianza sociale, perché in tutto il mondo siano assicurate le libertà fondamentali, vi sia uno sviluppo sostenibile e si diffonda lo spirito di fratellanza fondato sulla comune appartenenza al genere umano.
O l’Europa è forza di libertà e di progresso per sé e per gli altri o non è!
Roma, 25 marzo 2017